sabato 2 settembre 2017

TOUR DELLE CAVE DI FANTISCRITTI

Agosto 2017

Fiorentina di nascita, sono cresciuta in mezzo a chiese, statue e colonne di marmo. Conoscevo il prodotto finito, reso sublime dalla mano dell'artista. Ma non avevo mai visto una cava, mai osservato il lavoro per ottenere una lastra di marmo, né sapevo quanti tipi di marmo esistono al mondo. Quest'estate ho deciso di aprire il cassetto e realizzare uno dei miei sogni: visitare le cave del marmo di Carrara.
Partenza in camper da Firenze e ritrovo al parcheggio dell'ex-stazione Marmifera di Tarnone. Qui incontriamo Alessandra, guida ambientale e Walter, proprietario di Cava Museo.

Siamo a Fantiscritti ed in alto tutto intorno a noi, ci sono cave di marmo dalle quali giungono i rumori delle macchine a lavoro. Con Alessandra percorriamo 1 km di tunnel della Marmifera, accompagnati dai racconti della sua storia. Ci racconta dei vecchi cavatori, i bovari, i quali trasportavano i blocchi di marmo dalle altitudini elevate delle cave, fino giù alla valle, fino a Carrara, rischiando ogni giorno la propria vita per una misera paga.

Alessandra ci racconta come gli stessi bovari attentarono alla ferrovia della Marmifera, appena costruita, che li aveva privati del lavoro e così anche della loro dignità. Questi e molti altri aneddoti ci accompagnano lungo il fresco tunnel della Marmifera. 

All'uscita dal tunnel, saliamo a bordo di fuoristrada che ci portano fino a 1000 metri sulle strade di lavorazione del marmo.






- Sconsiglio a coloro che soffrono le vertigini di sporgersi dal finestrino. Potete allungare lo sguardo sul paesaggio circostante, oppure potete guardare davanti al fuoristrada! -

Saliamo i numerosi tornanti, sollevando grandi nuvole bianche di polvere di marmo (Carbonato di Calcio).

In cima alla cava ci viene spiegato il lavoro che viene fatto per ottenere una lastra di marmo, le attrezzature moderne, il taglio e i numerosi tipi di marmo esistenti al mondo. 

Inutile tentare di descrivere la bellezza da paesaggio dalla cima della cava. Imponente, sconfinato, unico.


Finito il tour della cava, i fuoristrada ci riaccompagnano alla base dove ci aspetta Walter Danesi, il cui avo che è stato il primo a organizzare un vero e proprio museo a cielo aperto per i visitatori.



Il museo ha l'obbiettivo di mantenere la memoria e raccontare le condizioni di vita ed il lavoro che svolgevano i cavatori, a (patire) dall'epoca Romana fino alla seconda metà del secolo scorso. Un antico mestiere raccontato, una testimonianza storica importante, curata oggi dal nipote Walter, affezionatissimo e fiero del lavoro svolto dal nonno.
Durante la visita il nostro cicerone ci mostra le antiche tecniche di lavorazione e trasporto dei blocchi di marmo. Ci mostra un'abitazione ricostruita su copia delle tradizionali abitazioni dei cavatori. Ci mostra e racconta molte storie, coinvolgendoci e trasportandoci in un'altra epoca, in un'altra condizione sociale. La passione per il suo lavoro emerge chiaramente dal trasporto con il quale ci narra i fatti, concludendo con un saluto ed un ringraziamento al grande nonno, che strappa anche qualche lacrime di commozione. 
Il tour termina con un buffet all'interno del museo, lasciando li spazio ai visitatori di aggirarsi tra marmi, attrezzi e reperti storici, mentre ci gustiamo un buon bicchiere di vino rosso e lo squisito lardo di Colonnata che, cosidenrando la vicinanza, pssiamo dichiarare a Km 0!

Ringrazio ancora una volta Walter, Alessandra e tutti i collaboratori, per lo splendido giro offertoci. Rientro a Firenze e sicuramente osservando quelle chieste, quelle statue e quelle colonne che conosco fin da piccola, proverò un'emozione diversa.

 
Una visista suggestiva, emozionante e davvero molto interessante. Vi suggerisco di non farvela scappare; mi raccomando di prenotare con un buon anticipo perché i posti si riempiono con una velocità impressionante.

Contatto per prenotazioni tour: Cava Museo, Loc. Fantiscritti - Miseglia, Carrara (MS) Italia - Cell. +39 33575925 - +39 3347870741 - mail: info@cavamuseo.com - www.cavamuseo.com

Suggerimento! La visita che svolge in cava vi lascerà un ricordo sui vestiti e soprattutto sulle scarpe, in forma di polvere di marmo; inoltre meglio indossare abiti e scarpe comodi senza dimenticare una felpa leggera d'estate per il percorso in tunnel della Marmifera.

martedì 1 marzo 2016

giovedì 25 febbraio 2016

Street Food Mexicano - Oaxaca


La gastronomia messicana vanta riconoscimenti importanti per la sua varietà e tradizione antica. Gli stessi ingredienti utilizzati dalle comunità pre-ispaniche, sono ancora oggi il punto forte della cultura gastronomica messicana. Diego Rivera, nei suoi murales al Palacio Nacional (Città del Messico), scrive: “…il debito che l’umanità ha nei confronti del Messico sono i pomodori, le patate, i fagioli, i peperoncini, l’avocado…” etc.Nel 2010 la tradizione gastronomica messicana è stata riconosciuta come patrimonio immateriale dell’umanità (UNESCO). Il riconoscimento comprende, oltre alla gastronomia, le attività agricole, i rituali, i costumi, le tecniche e le conoscenze tramandate di generazione in generazione fin dai tempi antichi.
Girando il Messico questi aspetti sono chiari al turista, che facilmente si perde nei sapori, colori e suoni di questa grande civiltà. In questo scenario, lo street food svolge un ruolo importante fino a diventare quasi rappresentazione dell’intera cucina messicana agli occhi del turista di passaggio!

Mia mamma, ad esempio, non è una grande fan di fagioli e mais e pensa così che il cibo messicano non faccia per lei poiché composto di soli tacos di mais, frijoles e salse. Difficile farle cambiare idea…ma questa è mia mamma ed è a lei, oltre che a tutti i turisti curiosi, che dedico questo post!

Non mi addentrerò nell'universo della cucina messicana, ma cercherò di fare un elenco (sicuramente non esaustivo) dello street food che si incontra nelle varie parti del Messico. Di alcuni di questi piatti sono riuscita ad avere la ricetta ed ho provato a rifarli a casa, quindi li condividerò con voi! 

Oaxaca

Capitale dell’omonimo stato, è una città di rara bellezza e centro vivo dell’arte moderna messicana. Arrivano qui artisti di ogni genere, da ogni parte del mondo, contribuendo a rendere la città un vero e proprio museo di arte moderna.

















Oltre a numerosissimi caffè, locali e librerie, tutti curatissimi nei dettagli estetici, a Oaxaca trovate numerosi ristoranti di ottima qualità, con chef di alto livello come Yiannis Rojas (ristorante Zicanda - Calle de Manuel Garcia Vigil, 409). ;a il nostro Street Food si anima alla sera e dopo una giornata di visite e camminate, è proprio quello che ci vuole! Con i primi accenni del calar del sole, spuntano su tutta la piazza e nelle vie laterali, bancarelle mobili di Elotes & Esquites.

In altre parole pannocchie o bicchierini di mais già sgranellato, conditi con formaggio, maionese e peperoncino. Suona male? Va provato! Non vie oaxaqueño che non mangi elotes almeno una volta al dì.













Appena fuori dallo Zocalo (piazza principale) si srotolano bancarelle e carretti che vendono ogni tipo di cibo, dall’antipasto al dolce. I baracchini più grossi preparano tacos de carnitas (maiale) e di pollo. La carne è lessata e triturata per poi essere inserita nella tortilla e servita con coriandolo e cipollina freschi. Con aggiunta di salsa piccante il vostro tacos è pronto! Non fatevi intimorire dai pentoloni fumanti dove cuoce la carne, non sono certo allettanti, ma il sapore è davvero genuino.

Immancabili le quesadillas, che altro non sono che tortillas con queso, formaggio, che si fonde nel cuocerlo sulla piastra. Anch'esse si mangiano tradizionalmente con salsa piccante. Uno spuntino che in Messico viene consumato ad ogni ora.

Alcune bancarelle preparano anche i tacos dorados, che consistono in tacos di pollo, fritti e croccanti, con aggiunta di queso salato, cavolo tritato finemente e l’immancabile salsa piccante. Non preoccupatevi chiedono sempre se volete la salsa!
Se siete già nella fase del viaggio “BASTA TACOS”, un’alternativa gustosa e sen’atro un’altra esperienza gastronomica da non perdere è il Mercato Benito Juarez all’ora di cena.

Ingresso su Calle Miguel Cabrera, nel dubbio chiedete del "Mercado de las Carnes Azadas".
Il concetto, in breve, è "SCEGLI COSA MANGIARE E NOI LO CUCINIAMO".
Non fatevi prendere dal panico quando entrate, perché verrete subito assorbiti dal clima frenetico del posto.

Ci saranno persone che strillano cercando di richiamare la vostra attenzione sul loro banco della carne, altre che vi indicheranno un posto dove sedervi ed altre ancora che venderanno salse e condimenti! Entrate con determinazione e non ascoltate nessuno finché non individuate la signora che consegna i cestini con verdure a vostra scelta (pagate subito). Con i cestini dovrete fare dietrofront e scegliere il banco con la carne che vi ispira di più. Scelto il banco non rimane che scegliere cosa farvi grigliare. La scelta è abbastanza ampia: salsiccia piccante (chorizo), bracioline, costine, etc.



Quindi pagate la carne scelta, che vi verrà cotta e portata al tavolo. Una volta preso il tavolo arriverà qualcuno a chiedere cosa volete bere, poi qualcuno che venderà le salse per la carne (salsa guacamole, chile, etc.) e qualcun altro le tortillas. Pagate ognuno separatamente!

Chorizo asado y tortillas

Gelatinas
Se capitate in una serata piena, come è successo a me, non vedrete subito il cartello alla parete vicino alla donna dei cestini) con la lista delle salse, della verdura e delle carni, che però potrebbe tornare utile nella scelta!

Se volete concludere con dolcezza e vi piace la gelatina, allora a Oaxaca impazzirete: gusto mango, fragola, cocco, cocomero, ananas, mela, con e senza latte, di tutti i colori immaginabili ad ogni angolo della strada appena fuori dal mercato. 

Caldo de piedras

Esiste un posto ed uno solo, appena fuori dalla città dove una famiglia si tramanda una ricetta antica, fatta di semplici e purissimi ingredienti e preparata in un modo speciale, è il Caldo de Piedras. Letteralmente “brodo di pietre” che non alletta molto, ma in realtà si tratta di una zuppa di pesce (pescado) e gamberi (camarones), con coriandolo, cipolla e pomodori, cotta con il calore di tre pietre roventi. Queste pietre, come mi racconta il ragazzo che mi prepara la zuppa, provengono dal greto del fiume ed hanno la particolare caratteristica di reggere alte temperature per tante ore e poi essere messe in acqua fredda senza schizzare via ed esplodere.



La famiglia al completo gestisce il ristorante dividendosi tradizionalmente i compiti: scelta e raccolta delle pietre spetta alle donne, preparazione del fuco e della zuppa spetta agli uomini della famiglia, che tradizionalmente si ritrovava sulle rive del fiume a cucinare e consumare il caldo de piedras.


Trovare il ristorante non è così intuitivo, però un qualsiasi taxi dal centro di Oaxaca vi ci può accompagnare, con una spesa molto ragionevole, soprattutto se il taxi è da più persone (colectivo). Suggerisco uno stop a Tule, piccolissimo paesino, pochi km dopo il ristorante. La cittadina è famosa per avere uno tra gli alberi più grandi al mondo, un monumento naturale davvero incredibile ed emozionante, che offre il nome al paesino stesso. L’albero è situato vicino alla chiesa e pare abbia più di 2000 anni, un diametro di oltre 14 mt, per un’altezza di 42.



giovedì 1 ottobre 2015

ORGANIZZA IL TUO VIAGGIO: parte 1 - clima, visti e vaccinazioni



Oggi viaggiare è sempre più semplice ed economico. Se organizzi da solo il tuo viaggio il risparmio è assicurato! Sul web ci sono numerose piattaforme per trovare voli, camere, alberghi, ostelli, alloggi tra i più disparati, auto noleggi e tutto ciò che serve per fare delle esperienze bellissime! In questo post affrontiamo gli step necessari per un' organizzazione in totale autonomia. Come ho detto sono numerose le possibilità ma è anche facile impazzire e spazientirsi per i siti e i motori di ricerca voli e alloggi. Quindi, nella seconda parte del post, vi suggerirò quelle che personalmente ritengo le migliori piattaforme per la perfetta organizzazione del vostro viaggio.

Iniziamo però con ordine!


Primo Step: la destinazione
Nella scelta della destinazione ci sono alcuni parametri da considerare. Se avete già in mente una meta dovete assolutamente dare un occhio al clima al momento del vostro viaggio. Uno dei modi più semplici è quello di digitare "meteo + nome località" e tra i primi risultati verrà visualizzato il meteo aggiornato alla giornata odierna. Ad esempio se cerchiamo il meteo di Barcellona vi si presenterà il presente risultato:


Il cerchio rosso indica il sito, la fonte, dal quale provengono i dati e dal quale si possono ottenere anche altre info sul meteo.

Per avere delle previsioni più generali ed a lungo termine, nel caso di destinazioni esotiche, meglio digitare "clima + paese" e solitamente Wikipedia risolve qualsiasi dubbio.

Scelto il periodo climatico migliore, è ora il momento di capire se il paese nel quale volete andare richiede visti turistici particolari, considerando che per i cittadini UE non sono necessari se rimangono all'interno dell'Europa e spesso per i cittadini italiani in molte altre località extra-UE non è richiesto alcun visto. Sul sito della Farnesina trovate gli stati dove non è necessario il visto: http://www.esteri.it/mae/it/ministero/servizi/stranieri/ingressosoggiornoinitalia/visto_ingresso/paesi_esenti_visto.html
altrimenti anche Wikipedia ha una lista dei paesi in cui il visto non serve: https://it.wikipedia.org/wiki/Visto_d%27ingresso
Per tutti gli altri paesi basta digitare "visto per + paese d'interesse". Considerate che per alcuni paesi, come ad esempio la Cina, le tempistiche per richiedere un visto turistico sono abbastanza lunghe quindi preparatevi per tempo!
Infine, dare un occhio all'obbligo di vaccinazioni ed in generale alle info su quali malattie è possibile incontrare e quali sono le precauzioni da prendere. Ad esempio in alcune zone del Messico è presente la Malaria ma il paese non richiede l'obbligo di vaccinazione, al contrario di alcune parti dell'Africa. Quindi fate una breve ricerca sul web per capire se ci sono precauzioni da prendere nel paese in cui andrete.

ADESSO ABBIAMO TUTTE LE INFORMAZIONI PRINCIPALI PER SCEGLIERE LA NOSTRA DESTINAZIONE!


Nel prossimo post vedremo come prenotare un volo & come scegliere una camera o un appartamento, non perdetevelo!





giovedì 27 novembre 2014

MY BEAUTIFUL FLORENCE



"Per coloro che non conoscono Firenze o la conoscono poco, alla sfuggita e di passaggio, dir com'ella sia una città molto graziosa e bella circondata strettaente da colline armoniosissime."

A. Palazzeschi (Le Sorelle Materassi)




ESERCIZI STORICI E TIPICI FIORENTINI


Città meravigliosa, città splendida, piena di arte, cultura e storia. Passeggiando per le strade e vicoli della città, il turista non può far a meno di rimanere affascinato da ogni capitello, cornicione ed affresco dei palazzi storici fiorentini. 
Il turista è facilmente accompagnato attraverso musei e mostre, ma quando si parla di ristoranti e negozi, purtroppo le guide si limitano a citare le grandi firme ed i negozietti di souvenir che purtroppo cancellano la vera anima dello storico centro Fiorentino.

Questo post spera di essere un aiuto ed una guida per il turista curioso che desidera addentrarsi negli autentici, caratteristici e spesso pittoreschi esercizi storici e tipici fiorentini. Non li elencherò né descriverò tutti, ma il link che segue vi aiuterà ad approfondire la mappa.

Alberghi & Ristoranti


ALBERGHI STORICI
Se cercate una residenza storica per cogliere il profumo della Firenze medicea, vi propongo due scelte (ovviamente con prezzi appropriati alla situazione):

Hotel Annalena
Via Romana 34, Firenze
Telefono: 055222042 Fax: 055222043
reception@annalenahotel.com
Per chi cerca la Firenze più autentica, il soggiorno all’Hotel Annalena è una tappa fondamentale. Alcune delle camere sono affrescate, altre affacciano sul terrazzo porticato e tutte sono arredate in stile con preziosi mobili di antiquariato e arredi, che appartengono al Palazzo da generazioni: tracce indelebili di un passato che accompagnano gli ospiti in un viaggio indimenticabile.

Relais Hotel Centrale
Via dei Conti, 3 Firenze
Telefono: 055215761 Fax: 055215216
info@hotelcentralefirenze.it
Completamente ristrutturato e rinnovato, l’Hotel è situato nel cuore di Firenze, a un passo dal Duomo e dai principali monumenti della città. Il Relais fa da cornice a una struttura finemente e accuratamente arredata, dove si respira un’atmosfera emozionale del passato, riconducibile alla bellezza e al gusto delle antiche dimore. 

RISTORANTI STORICI & TIPICI

Ttrattoria Da Burde
Via Pistoiese, 6 Firenze
Telefono: 055317206 Fax: 055311329
Date un occhio anche al Blog: http://www.vinodaburde.com/
APERTO tutti i giorni a pranzo e a cena solo il Venerdì
Tra i miei ristoranti preferiti di Firenze, c'è sicuramente la Trattoria da BURDE! Qui si può fare la spesa, stare a chiacchera nel bar, degustare vini, appassionarsi ai racconti di storia locale, passeggiare in una significativa galleria d’arte di artisti fiorentini e con sorpresa scoprire che Pinocchio era fiorentino e non di Collodi. Le zuppe della tradizione dalla ribollita alla minestra di farro, dalla pasta e fagioli alla zuppa lombarda, per arrivare ai primi asciutti realizzati con pasta Fabbri e sughi dai sapori antichi. OTTIMO ed altamente CONSIGLIATO!

Trattoria Sostanza
Via del Porcellana, 25/r
Telefono: 055212691
gianna.benassi@hotmail.it
Altra ottima cucina Toscana! La trattoria Sostanza, detta «il Troia», fu fondata nel 1869 dalla famiglia Campolmi come osteria, mescita e rivendita di generi alimentari. L'attuale ristorante, rimasto sostanzialmente inalterato nelle sue caratteristiche originali, offre ancora ai propri clienti piatti della più tipica cucina fiorentina. Per gli amanti della vera bistecca alla fiorentina, da non perdere una cena dal "Troia"!

Trattoria Fiaschetteria Mario
Via Rosina 2/r, Firenze
Telefono: 055218550
trattoriamario@libero.it
APERTO solo a pranzo dal Lunidi al Sabato, orario 12:00–15:30
Antica fiaschetteria fiorentina, il menù alla Trattoria Mario è basato sulle ricette toscane ed è cambiato pochissimo nel corso degli anni. La cucina è molto buona ed i prezzi molto onesti e come vuole la tradizione delle vecchie trattorie non si accettano prenotazioni e si paga solo in "moneta sonante" (cash only)! 

Trattoria Palle D'Oro
Via S.Antonio 45/r, Firenze
Telefono: 055288383 Fax: 055291985
trattoriapalledoro@gmail.com 
La cucina è davvero molto buona e molto tipica!!! La trattoria Palle d'Oro è gestita da quasi cento anni dalla stessa famiglia, giunta ormai alla quarta generazione. Il personale e l'atmosfera sono davvero piacevoli.
Il nome eccentrico del locale è nato quando durante la festa del vino le barche di vino (barocci di fiaschi di Chianti) erano addobbate con palle color oro; c'è chi invece afferma che il nome del locale derivi dalla fama di gran Don Giovanni che aveva Lorenzo Baldacci, bisnonno degli attuali gestori.

Trattoria Pallottino
Via Isola delle Stinche, 1/r Firenze
Telefono: 055289573
trattoriapallottino@yahoo.it
APERTO sia a pranzo che a cena. CHIUSO il Lunedì
Trattoria tipica toscana, situata in zona pedonale nel quartiere di Santa Croce, offre un menù composto da piatti tradizionali toscani e fiorentini, dai salumi, alla ribollita, dal peposo alla bistecca alla fiorentina. DA NON PERDERE LE LORO PATATINE FRITTE!!! FIDATEVI SONO SPECIALI!

Trattoria Sabatino
Via Pisana 2/r, Firenze
Telefono: 055225955
info@trattoriasabatino.it
APERTO dal Lunedì al Venerdì sia a pranzo che a cena.
Cucina casalinga fiorentina: semplice, buona e davvero alla portata di tutti!



Ripeto che questi sono solo alcuni degli esercizi storici e tipici fiorentini. Qui  http://www.esercizistoricifiorentini.it/ potrete trovare l'elenco completo ed all'interno dei negozi stessi richiedere la Mappa grazie alla quale li individuerete più facilmente (ed otterrete anche uno sconticino mostrandola all'esercente!)

Ognuno di questi esercizi storici, insieme a tutti gli altri, è pieno di storie ed aneddoti tramandati di generazione in generazione che rischiano di venire cancellati a causa dell'ignoranza e a causa soprattutto della mancanza di sostegno e tutela da parte del Comune e dello Stato. Noi, nel nostro piccolo, come turisti e come cittadini possiamo aiutare divulgando e facendo conoscere queste meravigliose realtà che resistono al degrado delle città d'arte italiane.


venerdì 3 ottobre 2014

CHASING LA BELLA VITA

Date un occhio a questo simpaticissimo e carinissimo blog!

http://www.chasinglabellavita.com/

By my friend Chris Ellis








   

(hope you don't mind I used your picture!)




giovedì 26 giugno 2014

VERDE MAREMMA

Quest’estate ho deciso di dedicare un post ai luoghi delle mie estati di bimba! La mia infanzia infatti si è per lo più svolta tra il Mugello d’inverno e in Maremma d’estate.






Dolce paese, onde portai conforme

l'abito fiero e lo sdegnoso canto

e il petto ov'odio e amor mai s'addorme, 

pur ti riveggo, e il cor mi balza in tanto.

Ben riconosco in te le usate forme
con gli occhi incerti tra 'l sorriso e il pianto,
e in quelle seguo de'miei sogni l'orme
erranti dietro il giovenile incanto.

Oh, quel che amai, quel che sognai, fu in vano;
e sempre corsi, e mai giunsi il fine;
e dimani cadrò. Ma di lontano
pace dicono al cuor le tue colline
con le nebbie sfumanti e il verde piano
ridente ne le pioggie mattutine.

(Traversando la Maremma Toscana, Giosuè Carducci)



La Maremma è una zona geografica compresa tra Toscana e Lazio che si affaccia sia sul Mar Tirreno e sul Mar Ligure. Incredibilmente bella ed accogliente, la Maremma è una località turistica estiva scelta da molti italiani e da molti stranieri, soprattutto tedeschi e polacchi!




SPIAGGE & LOCALITà DI MARE:

La Maremma offre numerose spiagge tra le quali molte Bandiere Blu: Cala Violina, Torre mozza, la Carbonifera, Castiglione della Pescaia, le Marze, Marina di Grosseto, Principina a mare, l’Argentario e Golfo di Baratti (speciale, facendo due passi a piedi, è la buca delle fate costituita da scogli che si affacciano su un mare da sogno!).
BUCA DELLE FATE







GOLFO DI BARATTI
TORRE MOZZA









LE MARZE



RISERVE E PARCHI NATURALI:


Gli abitanti della Maremma tengono molto al proprio territorio, considerato universalmente tra i più belli d’Italia. Numerosi infatti, sono i parchi protetti, le oasi e le riserve naturali. Alcune delle quali aperte al pubblico. Quindi non potete lasciare la Maremma senza aver visitato almeno UNA delle numerose riserve naturali!
Il parco protetto più grande e importante della Maremma è sicuramente “Parco dell’Uccellina” o “Parco Naturale della Maremma”, con oltre 90.000 ettari che si estendono per 25 km.

    Gli itinerari sono circa 20 ed includono anche itinerari notturni, a cavallo, in carrozza e pure in bicicletta ed in canoa per i più atletici!

Nel periodo estivo, le visite sono senza obbligo di guida pagando un biglietto di ingresso presso il Centro Visite, che apre dalle 08:30 fino alle 16:00.

L’accesso al parco inizia alle ore 9:00 fino ad un’ora prima del tramonto.L'ingresso fino all'inizio dei percorsi è solo tramite navetta.


Per maggiori info:
Parco dell’Uccellina
ENTE PARCO REGIONALE DELLA MAREMMA
Direzione: Via Bersagliere, 7/9 - Alberese (Gr)
info@parco-maremma.it, www.parco-maremma.it

Se arrivate in macchina (www.parco-maremma.it/it/come-raggiungerci.html) è possibile parcheggiare a Marina di Alberese. Il parcheggio è a pagamento e qui potete trovare le tariffe: www.parco-maremma.it/it/parcheggio-di-marina-di-alberese.html

La riserva naturale di popolamento animale Belagaio, a Roccastrada un paradiso naturale di boschi e torrenti che ospita al suo interno il Castello di Belagaio, di epoca Medioevale.




La Riserva naturale Duna Feniglia è un tombolo (un cordone di sabbia) che collega la collina di Ansedonia a oriente e il Monte Argentario a occidente. La riserva è accessibile a piedi o in bicicletta per tutta la sua lunghezza (6km) con continue indicazioni per raggiungere la spiaggia.







Lago di Burano è una laguna salmastra costiera, riserva naturale ed in parte anche Oasi WWF, situata nel comune di Capalbio, all'estremità meridionale della Maremma grossetana.
  



    
Laguna di Orbetello di Ponente, al cui interno si possono incontrare numerose specie di uccelli che si cibano delle specie di pesci pregiati presenti nelle acque della riserva. Il sentiero natura dell'oasi è raggiungibile da località Ceriolo, presso Albinia. E’ proprio all’interno di questa riserva che è situato il Casale Spagnolo di Giannella che ospita il centro studi e educazione ambientale del WWF Italia.
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Riserva Naturale Diaccia Botrona, all’interno della quale, in località Isola Clodia, si trovano alcune testimonianze di epoca romana e i resti dell'Abbazia di San Pancrazio al Fango di origini medievali. All’interno della riserva si può visitare anche la famosa Casa Ximenes, costruita e progettata dall'insigne matematico ed ingegnere Leonardo Ximenes, risalente all'epoca delle bonifiche ottocentesche poste in atto in Maremma dal casato dei Lorena.


Il biglietto d’ingresso al museo costa € 2,50, se invece si decide di aggiungere l’escursione in barca all'interno della Riserva Naturale il costo è di € 12,00 (€ 10,00 i gruppi oltre 10 persone) e € 6,00 bambini da 4 a 12 anni ed over-65.
Giorni ed orari di apertura estivi dal 15 Giugno al 15 Settembre: dal martedì alla domenica dalle ore 16:00 alle ore 20:30
Per maggiori informazioni questo è il link: http://www.museidimaremma.it/it/museo.asp?keymuseo=22

ARCIPELAGO TOSCANODa lasciare senza fiato sono le escursioni nelle isole dell’arcipelago Toscano, divenute dal 1996 Parco Nazionale. Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano include alcune isole principali: le isole principali dell'Arcipelago Toscano

Isola di Gorgona - Lunga 3 chilometri e larga 2, l’isola più piccola dell’Arcipelago Toscano ospita una colonia penale, realizzata durante la seconda metà dell’800. Il paese una volta abitato da pescatori, ad oggi conta 67 residenti dei quali solo 7 vivono stabilmente nell'antico borgo dei pescatori. Assolutamente consigliato un giro a piedi nel borgo, ma da non perdere un giro tra le cale dell’isola. La Cala Scirocco ospita anche una chiamata la Grotta del Bove marino, un tempo rifugio di foche monache. Molto pittoresca la diroccata Torre Vecchia, a picco sul mare; interessante da visitare anche la Torre Nuova di periodo Mediceo.

Isola di Capraia – Famosa ed importante, assieme alla Gorgona l’isola di Capraia è stata citata perfino nella Divina Commedia di Dante Alighieri. Al centro dell’isola è situato l’ecosistema lagunare dello Stagnone, una raccolta d’acqua naturale essenziale per i piccoli uccelli migratori. Capraia è l'unica isola vulcanica dell'Arcipelago formatasi circa nove milioni di anni fa. Quasi contemporaneamente si è sviluppato un piccolo camino vulcanico presso quella che oggi è chiamata “Punta della Zenobito”. Se avete intenzione di visitare quest’isola non vi fate mancare un giro in barca per circumnavigarla ed osservare le suggestive rocce rosse, testimonianza del susseguirsi delle antiche eruzioni.
Interessanti sono anche le tre torri di avvistamento costruite dai genovesi: Torre del Porto, Torre dello Zenobito e la più moderna (1699) Torre delle Barbici.
Due tra le cale più belle dell’Arcipelago Toscano si trovano proprio a Capraia e sono la Cala Rossa e la cala della Mortola. Vi allego due foto che parlano da sole e comunque non riescono ad esprimere per intero la bellezza di questi posti!

Traghetti: http://www.traghettilines.it/it/traghetti-isola-di-capraia.aspx


Isola di Pianosa - Pianosa è la più bassa tra le Isola dell'Arcipelago Toscano, raggiungendo un’altezza massima di 29 metri sul livello del mare. Dalla seconda metà dell’800 sull’isola è stata istituita una colonia penale fino al 1997. I prigionieri conducevano qui attività agricole, successivamente abbandonate e ad oggi l’isola si trova ad essere quasi disabitata, fata eccezione per un presidio della polizia penitenziaria e del corpo forestale dello stato unitamente.

Cala Giovanna è accessibile per bagni e snorkeling, ma in generale l’accesso all’isola è molto monitorato e gestito da regole ferree che ne preservano la bellezza. Per informazioni su divieti e permessi vi suggerisco di visitare questo link: http://www.islepark.it/index.php?option=com_inform&view=article&id=49&Itemid=32&lang=it

Per raggiungere l’isola:
http://www.aquavision.it
http://www.toremar.it/mds/web/wcalendario_toremar.xpd?mode=disegna_cal&linea=PQ&mese=


Isola di Montecristo – L’isola di Montecristo è stata abitata fino al 1500 da una fiorente comunità monastica, ad oggi solamente il guardiano dell’isola con la famiglia e due guardie del Corpo Forestale dello Stato abitano l’area.
Purtroppo l’accesso all’isola è molto limitato e gestito dall’Ufficio Territoriale per la Biodiversità del Corpo Forestale dello Stato. Non esistono traghetti di linea ma solo imbarcazioni specificatamente autorizzate. Per richiedere l’autorizzazione, è necessario presentare una domanda 30 giorni prima della data prescelta all’Ufficio Territoriale per la Biodiversità del Corpo Forestale dello Stato di Follonica. Telefono: 0566 40611; Fax: 0566 44616

Divieto totale di balneazione e di pernottamento, oltre al divieto di circumnavigare l’isola. E’ consentita la discesa a terra per la visita di Cala Maestra e del Museo. Una barca al giorno con un massimo di 15 persone può accedere all’isola e il richiedente non potrà essere autorizzato più di una volta ogni 2 anni. Le visite sono consentite esclusivamente con la guida di personale del Corpo Forestale dello Stato


Isola del Giglio - Seconda isola dopo l'Elba in ordine di grandezza, il Giglio è una delle località turistiche estive più importante dell’Arcipelago Toscano. Purtroppo anche conosciuta per il terribile incidente della Concordia, che in seguito allo sbandamento si è arenata sullo scalino roccioso del basso fondale a nord di Giglio Porto.
L’isola del Giglio offre ai suoi turisti numerose attrazioni: chiese e strutture fortificate (Rocca Aldobrandesca e le Mura di Giglio Castello), torri (del Saraceno, del Lazzaretto, etc) e fari (del Capel Rosso, delle Vaccarecce e del Fenaio), oltre ad alcuni punti di interesse archeologico. Le acque del Gilgio sono veramente splendide e i punti di immersione per gli appassionati, o di semplice balneazione (se muniti di barca), non mancano!
Cala Cupa, Le Scole (composte da tre scogli di roccia granitica, contro uno dei quali la nave da crociera Costa Concordia è impattata), Punta del Fenaio, Punta delle Secche, Punta di Capel Rosso, Scoglio del Corvo, Scoglio della Cappa, dove i sub si immergono per cercare di incontrare i cavallucci marini; Scoglio di Pietrabona.
Tra le spiagge più belle sicuramente Le Capannelle, che si può raggiungere con un taxi o per i più atletici a piedi, attraverso un bellissimo tragitto 15 minuti, che raggiunge anche la Cala dello Smeraldo. Proseguendo lungo la costa sono numerose le spiagge dove potersi rilassare e fare bagni bellissimi!
Vi allego un link di un sito internet simpatico con foto di ogni angolo del Giglio e con nomi di ogni scoglio, scogli etto e sassolino! http://www.isoladelgiglio.net/costa.php
Tra le varie festività non sono da perdere i fuochi, il tradizionalissimo Palio Marinaro, la sentita processione e le danze a Giglio porto in onore del patrono San Lorenzo. Pochi giorni dopo, segue la festa della Madonna (15 Agosto) con tradizionale processione a mare.
Il giorno successivo in onore del patrono San Rocco, nella frazione di Giglio Campese, gli abitanti si abbandonano a concerti, spettacoli in piazza e ovviamente immancabili i fuochi d'artificio.
Altro patrono, altra festa! Il 15 Settembre a Catsello si festeggia San Mamiliano con la tradizionale processione, il Palio degli Asini e la tradizionale quadriglia!
Infine, a fine Settembre, dal giovedì al sabato dell’ultima settimana a Giglio Castello, il borgo medievale si adorna di cantine di ogni tipologia per la Festa dell'Uva e delle Cantine aperte.
Per quanto riguarda la gastronomia gigliese vi suggerisco di non perdere le acciughe fritte in pastella alla gigliese (squisite), il panficato con fichi secchi, mandorle, pinoli, arancia candita, noci, uvetta, pere e mele ammollate nel liquore (una bomba!) e i totani cucinati in varie maniere locali!


Isola di Giannutri – L’isola di Giannutri è la più a Sud dell’Arcipelago Toscano e vi si può accedere da due punti di approdo: Cala Spalmatoio (sul versante Sud-Est dell'isola) e Cala Maestra (sul versante Nord-Ovest). Non esistono centri abitati, fatta eccezione per alcune residenze turistiche.
Anche su quest' isola l’accesso a terra e a mare non è semplice! Da Porto Santo Stefano e dal Giglio si raggiunge facilmente l’isola, ma l’accesso a terra non è libero dal 1° giugno fino al 12 Ottobre. In questo periodo si può accedere solo seguendo un corridoio che congiunge cala Spalmatoio con Cala Maestra. Zone di protezione a Nord e a Sud del corridoio sono accessibili solo a gruppi guidati (1 giuda ogni 25 persone). Qui trovate i link per contattare le guide e prenotare le escursioni ed i biglietti: http://www.islepark.it/attachments/617_guide_Giannutri%20_11.pdf , oppure
http://www.islepark.it/index.php?option=com_inform&view=article&id=44&Itemid=60&lang=it

L’ingresso all'area protetta dell'Isola di Giannutri richiede un biglietto di € 3,00 per ogni visitatore (ad eccezione di residenti delle isole dell'Arcipelago Toscano, portatori di handicap ed bambini fino ai 10 anni di età. Però, per coloro che soggiornano in strutture turistiche l’accesso alle aree protette è al momento libero, con il solo ritiro di un pass da parte del Parco.


Isola d'Elba - La terza isola italiana per estensione, l’isola d’Elba è ricca di ogni genere d attrazioni turistiche ed è una tra le prime mete del turismo balneare toscano. Spiagge e scogliere infinite, i sapori della cucina elbana, le numerose attrazioni turistiche richiamano ogni anno numerose persone su quest’isola bellissima!

Per fare alcuni nomi tipici della tradizione culinaria elbana, posso citare lo stoccafisso alla riese, il gurguglione, cacciucco (da non perdere), sardine ripiene, schiaccia briaca, caccilebbora, la sportella, e il polpo fatto in qualsiasi maniera!
Come raggiungere l'isola: http://www.moby.it/rotte/traghetti-elba.html
Non mi dilungo ulteriormente sull'Isola d'Elba viste le numerose fonti di informazione disponibili online, tra le quali riporto:
http://www.infoelba.it/
http://www.elbalink.it/
http://www.elba-online.com/index.php
http://www.aptelba.it/APTView/index.jsp

Infine, tra gli isolotti minori dell’Arcipelago Toscano troviamo:
Isola di Cerboli
Isola di Palmaiola
Formiche di Grosseto: tre isolotti molto visitati dagli appassionati di immersioni!

Altre info: http://www.parks.it/parco.nazionale.arcip.toscano/pun.php