giovedì 25 febbraio 2016

Street Food Mexicano - Oaxaca


La gastronomia messicana vanta riconoscimenti importanti per la sua varietà e tradizione antica. Gli stessi ingredienti utilizzati dalle comunità pre-ispaniche, sono ancora oggi il punto forte della cultura gastronomica messicana. Diego Rivera, nei suoi murales al Palacio Nacional (Città del Messico), scrive: “…il debito che l’umanità ha nei confronti del Messico sono i pomodori, le patate, i fagioli, i peperoncini, l’avocado…” etc.Nel 2010 la tradizione gastronomica messicana è stata riconosciuta come patrimonio immateriale dell’umanità (UNESCO). Il riconoscimento comprende, oltre alla gastronomia, le attività agricole, i rituali, i costumi, le tecniche e le conoscenze tramandate di generazione in generazione fin dai tempi antichi.
Girando il Messico questi aspetti sono chiari al turista, che facilmente si perde nei sapori, colori e suoni di questa grande civiltà. In questo scenario, lo street food svolge un ruolo importante fino a diventare quasi rappresentazione dell’intera cucina messicana agli occhi del turista di passaggio!

Mia mamma, ad esempio, non è una grande fan di fagioli e mais e pensa così che il cibo messicano non faccia per lei poiché composto di soli tacos di mais, frijoles e salse. Difficile farle cambiare idea…ma questa è mia mamma ed è a lei, oltre che a tutti i turisti curiosi, che dedico questo post!

Non mi addentrerò nell'universo della cucina messicana, ma cercherò di fare un elenco (sicuramente non esaustivo) dello street food che si incontra nelle varie parti del Messico. Di alcuni di questi piatti sono riuscita ad avere la ricetta ed ho provato a rifarli a casa, quindi li condividerò con voi! 

Oaxaca

Capitale dell’omonimo stato, è una città di rara bellezza e centro vivo dell’arte moderna messicana. Arrivano qui artisti di ogni genere, da ogni parte del mondo, contribuendo a rendere la città un vero e proprio museo di arte moderna.

















Oltre a numerosissimi caffè, locali e librerie, tutti curatissimi nei dettagli estetici, a Oaxaca trovate numerosi ristoranti di ottima qualità, con chef di alto livello come Yiannis Rojas (ristorante Zicanda - Calle de Manuel Garcia Vigil, 409). ;a il nostro Street Food si anima alla sera e dopo una giornata di visite e camminate, è proprio quello che ci vuole! Con i primi accenni del calar del sole, spuntano su tutta la piazza e nelle vie laterali, bancarelle mobili di Elotes & Esquites.

In altre parole pannocchie o bicchierini di mais già sgranellato, conditi con formaggio, maionese e peperoncino. Suona male? Va provato! Non vie oaxaqueño che non mangi elotes almeno una volta al dì.













Appena fuori dallo Zocalo (piazza principale) si srotolano bancarelle e carretti che vendono ogni tipo di cibo, dall’antipasto al dolce. I baracchini più grossi preparano tacos de carnitas (maiale) e di pollo. La carne è lessata e triturata per poi essere inserita nella tortilla e servita con coriandolo e cipollina freschi. Con aggiunta di salsa piccante il vostro tacos è pronto! Non fatevi intimorire dai pentoloni fumanti dove cuoce la carne, non sono certo allettanti, ma il sapore è davvero genuino.

Immancabili le quesadillas, che altro non sono che tortillas con queso, formaggio, che si fonde nel cuocerlo sulla piastra. Anch'esse si mangiano tradizionalmente con salsa piccante. Uno spuntino che in Messico viene consumato ad ogni ora.

Alcune bancarelle preparano anche i tacos dorados, che consistono in tacos di pollo, fritti e croccanti, con aggiunta di queso salato, cavolo tritato finemente e l’immancabile salsa piccante. Non preoccupatevi chiedono sempre se volete la salsa!
Se siete già nella fase del viaggio “BASTA TACOS”, un’alternativa gustosa e sen’atro un’altra esperienza gastronomica da non perdere è il Mercato Benito Juarez all’ora di cena.

Ingresso su Calle Miguel Cabrera, nel dubbio chiedete del "Mercado de las Carnes Azadas".
Il concetto, in breve, è "SCEGLI COSA MANGIARE E NOI LO CUCINIAMO".
Non fatevi prendere dal panico quando entrate, perché verrete subito assorbiti dal clima frenetico del posto.

Ci saranno persone che strillano cercando di richiamare la vostra attenzione sul loro banco della carne, altre che vi indicheranno un posto dove sedervi ed altre ancora che venderanno salse e condimenti! Entrate con determinazione e non ascoltate nessuno finché non individuate la signora che consegna i cestini con verdure a vostra scelta (pagate subito). Con i cestini dovrete fare dietrofront e scegliere il banco con la carne che vi ispira di più. Scelto il banco non rimane che scegliere cosa farvi grigliare. La scelta è abbastanza ampia: salsiccia piccante (chorizo), bracioline, costine, etc.



Quindi pagate la carne scelta, che vi verrà cotta e portata al tavolo. Una volta preso il tavolo arriverà qualcuno a chiedere cosa volete bere, poi qualcuno che venderà le salse per la carne (salsa guacamole, chile, etc.) e qualcun altro le tortillas. Pagate ognuno separatamente!

Chorizo asado y tortillas

Gelatinas
Se capitate in una serata piena, come è successo a me, non vedrete subito il cartello alla parete vicino alla donna dei cestini) con la lista delle salse, della verdura e delle carni, che però potrebbe tornare utile nella scelta!

Se volete concludere con dolcezza e vi piace la gelatina, allora a Oaxaca impazzirete: gusto mango, fragola, cocco, cocomero, ananas, mela, con e senza latte, di tutti i colori immaginabili ad ogni angolo della strada appena fuori dal mercato. 

Caldo de piedras

Esiste un posto ed uno solo, appena fuori dalla città dove una famiglia si tramanda una ricetta antica, fatta di semplici e purissimi ingredienti e preparata in un modo speciale, è il Caldo de Piedras. Letteralmente “brodo di pietre” che non alletta molto, ma in realtà si tratta di una zuppa di pesce (pescado) e gamberi (camarones), con coriandolo, cipolla e pomodori, cotta con il calore di tre pietre roventi. Queste pietre, come mi racconta il ragazzo che mi prepara la zuppa, provengono dal greto del fiume ed hanno la particolare caratteristica di reggere alte temperature per tante ore e poi essere messe in acqua fredda senza schizzare via ed esplodere.



La famiglia al completo gestisce il ristorante dividendosi tradizionalmente i compiti: scelta e raccolta delle pietre spetta alle donne, preparazione del fuco e della zuppa spetta agli uomini della famiglia, che tradizionalmente si ritrovava sulle rive del fiume a cucinare e consumare il caldo de piedras.


Trovare il ristorante non è così intuitivo, però un qualsiasi taxi dal centro di Oaxaca vi ci può accompagnare, con una spesa molto ragionevole, soprattutto se il taxi è da più persone (colectivo). Suggerisco uno stop a Tule, piccolissimo paesino, pochi km dopo il ristorante. La cittadina è famosa per avere uno tra gli alberi più grandi al mondo, un monumento naturale davvero incredibile ed emozionante, che offre il nome al paesino stesso. L’albero è situato vicino alla chiesa e pare abbia più di 2000 anni, un diametro di oltre 14 mt, per un’altezza di 42.



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